Exeresi per via laparoscopica di mesh vaginale

Gianfranco Romano1, Alfonso Boris Di Pasquale1, Guido Ranieri1, Renato De Domenico1, Mario Prata2, Luigi Di Clemente1
  • 1 Ospedale San Salvatore, U.O.C. Urologia (L'Aquila)
  • 2 Ospedale Santissima Trinità, U.O. Urologia (Sora)

Abstract

Descriviamo un caso di ascesso pelvico insorto dopo tre anni dal posizionamento di mesh in polipropilene per il trattamento di un prolasso anteriore ed apicale. La paziente presentava clinicamente dolore pelvico ed una costante emissione di essudato maleodorante da un piccolo tramite fistoloso vaginale. Lo studio preoperatorio ha compreso cistoscopia, RM della pelvi ed ecografia transvaginale. La risoluzione di queste complicanze della chirurgia protesica impone spesso la rimozione, parziale o totale della rete. Il tasso di complicanze di questi interventi, se affrontati con tecnica transvaginale, è alto, aggirandosi intorno al 40%. Il video descrive i passaggi dello scollamento della parete vaginale anteriore, ovviamente molto difficoltoso per la intensa reazione fibrotica, dalla vescica, l’isolamento della rete e la sua exeresi totale comprese le quattro braccia di ancoraggio. Non si sono avute complicanze nè intra né postoperatorie. Al controllo a tre mesi la Paziente era clinicamente guarita e senza recidiva del prolasso

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